Cos’è una Città 30?
La nostra campagna vuole trasformare Firenze in una città più vivibile e sicura per tutti e tutte: a tale scopo è necessario istituire il modello della “Città 30”, ovvero l’introduzione del limite generalizzato di velocità di 30 km/h in area urbana, in luogo dei 50 km/h usualmente previsti, escludendo da tale nuova limitazione i viali di circonvallazione e le altre viabilità di scorrimento.
È un approccio già adottato da tante città europee che stanno godendo dei benefici di città più a misura d’uomo e per il quale la città di Firenze ha già fatto i primi passi: a giugno 2023 già 22 km2 sul totale dei circa 60 km2 urbanizzati sono definiti come “zona 30”. Tutta l’area Unesco (il centro storico), così come altre ampie aree nei quartieri periferici e semiperiferici (l’Isolotto, Villaggio Forlanini a Novoli, buona parte del quartiere Gavinana…) sono già sottoposte a questo limite con l’obiettivo di rendere le strade più a misura di persona. Tuttavia tale limite è spesso non conosciuto o ignorato
Attuare la città 30 d’altra parte non si ferma all’introduzione di un mero limite di velocità, ma richiede altri tre importanti pilastri: informazione e comunicazione, controlli e sanzioni, riprogettazione delle strade.
L’ultimo punto è centrale per capire che arrivare alla Città 30 non vuol dire limiti di velocità e multe per farli rispettare: riprogettare le strade vuol dire ridisegnare lo spazio pubblico, che adesso è quasi interamente consacrato ai mezzi a motore, in movimento o parcheggiati. Assicurarsi che i nuovi limiti siano rispettati non si ottiene tramite multe e autovelox, ma riprogettando strade troppo larghe e rettilinee, che inducono ad accelerazioni e frenate, portando troppo spesso a incidenti. In numerose città europee le strade vengono modificate, allargando i marciapiedi, creando spazi di socialità (panchine, aiuole, alberature) e creando le cosiddette “chicane”, ovvero una conformazione della strada non perfettamente rettilinea che obbliga a tenere una velocità più moderata, in particolare in prossimità di incroci e attraversamenti pedonali. Dove questi interventi sono stati realizzati la qualità della vita migliora: l’inquinamento acustico e atmosferico diminuisce, le strade sono più frequentate da pedoni e ciclisti, che statisticamente si servono di più del piccolo commercio di vicinato.
A questo punto verrebbe da dire: non basterebbe quindi ampliare le zone 30? Il vantaggio della Città 30, rispetto all’incremento delle zone 30, è quello di generalizzare il limite su tutta la città: modificare il paradigma del limite di velocità in città, universalmente immaginato sui 50 km/h, per portarlo a 30 km/h. Le esperienze europee hanno mostrato che questo provvedimento porta nel medio termine a modificare le nostre abitudini di guida, favorendo uno stile di guida più costante e senza “scatti” che, il più delle volte, servono solo a fermarsi qualche secondo prima al prossimo semaforo rosso!
Quando parliamo di informazione e comunicazione pensiamo proprio a questo: le amministrazioni pubbliche devono attivarsi affinché tutta la cittadinanza comprenda i rischi connessi con l’eccesso di velocità in città, promuovendo in tutte le fasce d’età e di popolazione campagne informative sui costi sanitari e sociali derivanti da incidenti stradali, inquinamento acustico e scarsità di spazio pubblico destinato alle persone.
Con questa campagna vogliamo proprio fare questo: da un lato spronare le future amministrazioni cittadine affinché seguano la strada già intrapresa da tante città simili alla nostra per dimensioni e contesto, dall’altro informare altri cittadini sul perché questo cambiamento è non solo necessario, ma anche vantaggioso per tutti e tutte.
Su questo sito cerchiamo di sfatare miti, raccogliere dati e mostrare altre esperienze: con la Città 30 vinciamo tutti!
Questa campagna è promossa da:
Questa campagna è sostenuta da: